Nell’immaginario collettivo dieta è sinonimo di sacrificio e restrizione, atto a raggiungere il così tanto agognato peso-forma in poco tempo per poi tornare al solito stile di vita.
Oggi il lavoro di ogni buon nutrizionista o professionista del settore (dietologo o dietista), è quello di trasmettere il concetto di regime alimentare corretto, che sostituisca questa concezione di dieta restrittiva e che diventi abitudine giornaliera, mettendo da parte stress e preoccupazione legati al cibo. A volte ci si riesce, a volte no.
Quali sono gli errori più comuni delle diete restrittive, spesso fai-da-te o stagionali proposte spesso da luminari, diciamocelo, molto poco illuminati?
Ritenere il carboidrato il nemico per eccellenza del girovita.
Le diete che promettono, rinunciando al carboidrato, un risultato positivo e veloce in fatto di dimagrimento non solo portano spesso e volentieri al solo “effetto yo yo”, ovvero il recupero dopo poco tempo dei chili persi se non di più, ma rallentano anche il metabolismo, cosa ancor più grave e difficile da recuperare. Solamente in alcuni casi particolari, ovviamente sotto consiglio del professionista del settore e del medico curante, il protocollo alimentare chetogenico può essere la strada corretta. Sicuramente non è un protocollo adatto a tutti.
Secondo errore è: l’ossessione per le calorie.
La cosa più frequente che mi sento chiedere durante le visite nutrizionali è: “di quante calorie è la mia dieta”? “mi sembra di mangiare troppo”.
L’idea delle famose 1200 kcal che garantiscono la perdita di peso a tutti è un falso mito da sfatare. I piani alimentari prestampati, legati al conteggio delle calorie e al pensare all’alimento come una somma calorica, non tengono conto del sesso, dell’altezza del soggetto, dell’età, delle caratteristiche che rendono ciascuno di noi unico come il suo fabbisogno energetico. Persino l’OMS ha eliminato le calorie dalle sue linee guida.
L’impressione di mangiare più del consueto ed arrivare a perdere peso in maniera graduale e corretta è proprio ciò a cui aspiriamo e che auspichiamo per tutti i pazienti.
Sicuramente quello che mi sento di consigliare, per affrontare con serenità un percorso nutrizionale volto al cambiamento dello stile di vita, è di tenere presente che:
• Bisognerà armarsi di pazienza e forza di volontà.
• È necessaria organizzazione per la preparazione dei pasti e la loro suddivisione giornaliera e settimanale.
• Non bisogna mai pensare di velocizzare il processo riducendo il numero dei pasti e l’assunzione del cibo.
• Idratarsi sufficientemente secondo il fabbisogno e le caratteristiche fisiologiche dell’organismo è cosa fondamentale.
• Praticare movimento. Corretta alimentazione e stile di vita attivo sono due facce della stessa medaglia e non vi è cambiamento dello stile di vita se non si abbinano questi due concetti fondamentali.
Ovviamente poi, a voi la scelta.
Dott.ssa Maria Angela Olimpieri Biologa Nutrizionista
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